Castello di Meleto - Colto alle Bolle - Bollicine - Spumanti

Castello di Meleto - In Gaiole in Chianti dal 1256

I terreni di Castello di Meleto si estendono intorno al borgo medievale per circa 1.000 ettari: di essi 125 sono dedicati alla coltivazione della vite. L’uva prevalente è il Sangiovese, destinata alla produzione del vino Chianti Classico DOCG. Fra le altre varietà, piantate negli anni ’80, troviamo Merlot, Cabernet, ma a partire dalla fine degli anni ’90 è stato avviato un processo di reimpianti mirato a valorizzare il patrimonio ampelografico tradizionale della Toscana, introducendo anche alcune varietà a bacca bianca come il Vermentino.

Castello di Meleto - Colto alle Bolle - Bollicine - Spumanti

Castello di Meleto ha realizzato un’etichetta unica Colto Alle Bolle.

Personalità

La bollicina chiantigiana che non ti aspetti

Stile

Fresco, gioioso e piacevole

Note di Degustazione

Nel bicchiere si presenta in un rosa meravigliosamente brillante e con un perlage vivace e continuo. Al naso ha note spiccatamente floreali che invita immediatamente all'assaggio. In bocca la leggera pungenza delle bollicine ben si sposa con la gradevole freschezza che lo rende un vino estremamente piacevole e beverino

Abbinamenti

Ottimo come aperitivo, questa bollicina è perfetta per accompagnare antipasti e piatti delicati a base di pesce e crostacei

Shelf-Life

Fra i 3 ed i 5 anni

Uvaggio

50 % Sangiovese e 50 % Pinot nero

Vigneti

Poggiarso 450/500 mt, S.Piero 340/360 mt, Meleto 360/420 mt

Anno di Impianto

Fra il 1998 e il 2003

Densità per Ha

5.000 ceppi

Resa per Ha

45 q.li di uva

Sistema di Allevamento

Cordone speronato

Sistema di Spumantizzazione

Le uve sono raccolte nella prima decade di settembre. Si esegue subito una pressatura soffice a temperature di circa 10°C; la prima fermentazione avviene in acciaio con temperatura massima di 15°C. La presa di spuma avviene seguendo il metodo Martinotti (Charmat lungo), con lenta rifermentazione per almeno 45 giorni a bassa temperatura e successiva stasi sulle fecce per almeno 2-3 mesi.