Il Couturier dei Couturier, il Maestro di Tutti Noi
Storia
Maestro del taglio e della precisione, Cristóbal Balenciaga capace di creare sul corpo umano geometrie morbide ed eleganti.
Spagnolo di nascita, riuscì a far apprezzare alla Parigi degli anni Cinquanta elementi caratteristici del suo paese come il pizzo, il bolero e il contrasto tra rosso e nero. Balenciaga dedicò la sua vita alla creazione di abiti, ma riuscì ad andare oltre i confini della moda, per questo è considerato un vero e proprio artista.
Intuizione e innovazione, unite ad una maniacale precisione sono alla base di tutte le sue creazioni: camicie senza colletto, scollature piatte, abiti a palloncino, a tunica, a sacco e scamiciati.
Nacque nel 1895 a Getaria da madre sarta e padre pescatore. Ereditò proprio dalla madre la passione per la sartoria, tanto che a soli vent'anni aprì la prima maison d'alta moda a San Sébastian. Il grande successo di quegli anni gli permise le altre due aperture a Madrid e a Barcellona.
Con lo scoppio della guerra civile in Spagna, Balenciaga decise di trasferirsi a Parigi dove, nel 1937, aprì la sua maison in Avenue George V, al terzo piano di Palazzo Borghese. Couturier ufficiale della casa reale spagnola, apprezzato dall'aristocrazia europea e dalle donne più belle e potenti dell'epoca, Balenciaga realizzò abiti per una ristretta élite di persone in grado di indossare e rendere omaggio alla sua arte.
Le sue creazioni non erano appariscenti o spettacolari, al contrario erano espressione di un'eleganza interiorizzata, raffinata e sobria. Negli anni Cinquanta, Balenciaga si scontrò con la filosofia del celebre stilista Christian Dior. A differenza di quest'ultimo, infatti, il couturier spagnolo necessitava del contatto fisico con l'abito e desiderava conferire libertà al corpo femminile eliminando stecche, imbottiture, corpetti rigidi, discostandosi dunque dalle tecniche sartoriali del XIX secolo.
Conosceva molto bene i tessuti e le loro potenzialità, egli traeva ispirazione dalle stoffe tanto che inventò un tessuto perfetto per creare volumi e adatto per gli abiti da sera: il Gazar. Coco Chanel disse di lui: “Solo Balenciaga è un vero couturier. Solo lui è in grado di tagliare il tessuto, assemblarlo e cucirlo con le sue mani. Gli altri sono semplici disegnatori”.
Nel 1951, in un epoca in cui a determinare la femminilità di una donna era la piccolezza della taglia, egli introdusse il tailleur semi aderente. Nel 1955 creò l'abito a tunica e infine, con l'abito a sacco del 1957, conferì totale libertà al corpo femminile. Era un uomo paziente, onesto, preciso, ossessionato dal raggiungimento della perfezione.
Seguiva personalmente ogni tappa della creazione di ogni abito. Negli anni Sessanta, con le rivolte sociali e l'ingresso sempre crescente delle donne nel mondo del lavoro, cambiarono le esigenze. Proprio in quegli anni si sviluppò il prêt-à-porter: i capi venivano confezionati in taglie predefinite e venduti ai clienti, spesso nei grandi magazzini.
La serialità non rientrava nella concezione di Balenciaga, non trovava onesto rinunciare al diretto contatto con il cliente, non si potevano realizzare quei particolari dettagli che facevano sì che un abito fosse perfetto per un particolare corpo.
Nel 1968 all'apice della fama, prevedendo un inevitabile declino a seguito dei cambiamenti che stavano prendendo forma, preferì ritirarsi dalle scene.
Erano mutati i desideri delle clienti e la strada aveva preso il sopravvento sugli stilisti, ma Cristóbal Balenciaga rimarrà sempre nella storia della moda come simbolo indiscusso di stile ed eleganza, come disse Christian Dior: “Il couturier dei couturier, il maestro di tutti noi”. Il 10 giugno 2011 è stato inaugurato dalla regina Sofia a Getaria, in Spagna, il museo a lui dedicato.
Il Couturier dei Couturier, il Maestro di Tutti Noi
Storia
Maestro del taglio e della precisione, Cristóbal Balenciaga capace di creare sul corpo umano geometrie morbide ed eleganti.
Spagnolo di nascita, riuscì a far apprezzare alla Parigi degli anni Cinquanta elementi caratteristici del suo paese come il pizzo, il bolero e il contrasto tra rosso e nero. Balenciaga dedicò la sua vita alla creazione di abiti, ma riuscì ad andare oltre i confini della moda, per questo è considerato un vero e proprio artista.
Intuizione e innovazione, unite ad una maniacale precisione sono alla base di tutte le sue creazioni: camicie senza colletto, scollature piatte, abiti a palloncino, a tunica, a sacco e scamiciati.
Nacque nel 1895 a Getaria da madre sarta e padre pescatore. Ereditò proprio dalla madre la passione per la sartoria, tanto che a soli vent'anni aprì la prima maison d'alta moda a San Sébastian. Il grande successo di quegli anni gli permise le altre due aperture a Madrid e a Barcellona.
Con lo scoppio della guerra civile in Spagna, Balenciaga decise di trasferirsi a Parigi dove, nel 1937, aprì la sua maison in Avenue George V, al terzo piano di Palazzo Borghese. Couturier ufficiale della casa reale spagnola, apprezzato dall'aristocrazia europea e dalle donne più belle e potenti dell'epoca, Balenciaga realizzò abiti per una ristretta élite di persone in grado di indossare e rendere omaggio alla sua arte.
Le sue creazioni non erano appariscenti o spettacolari, al contrario erano espressione di un'eleganza interiorizzata, raffinata e sobria. Negli anni Cinquanta, Balenciaga si scontrò con la filosofia del celebre stilista Christian Dior. A differenza di quest'ultimo, infatti, il couturier spagnolo necessitava del contatto fisico con l'abito e desiderava conferire libertà al corpo femminile eliminando stecche, imbottiture, corpetti rigidi, discostandosi dunque dalle tecniche sartoriali del XIX secolo.
Conosceva molto bene i tessuti e le loro potenzialità, egli traeva ispirazione dalle stoffe tanto che inventò un tessuto perfetto per creare volumi e adatto per gli abiti da sera: il Gazar. Coco Chanel disse di lui: “Solo Balenciaga è un vero couturier. Solo lui è in grado di tagliare il tessuto, assemblarlo e cucirlo con le sue mani. Gli altri sono semplici disegnatori”.
Nel 1951, in un epoca in cui a determinare la femminilità di una donna era la piccolezza della taglia, egli introdusse il tailleur semi aderente. Nel 1955 creò l'abito a tunica e infine, con l'abito a sacco del 1957, conferì totale libertà al corpo femminile. Era un uomo paziente, onesto, preciso, ossessionato dal raggiungimento della perfezione.
Seguiva personalmente ogni tappa della creazione di ogni abito. Negli anni Sessanta, con le rivolte sociali e l'ingresso sempre crescente delle donne nel mondo del lavoro, cambiarono le esigenze. Proprio in quegli anni si sviluppò il prêt-à-porter: i capi venivano confezionati in taglie predefinite e venduti ai clienti, spesso nei grandi magazzini.
La serialità non rientrava nella concezione di Balenciaga, non trovava onesto rinunciare al diretto contatto con il cliente, non si potevano realizzare quei particolari dettagli che facevano sì che un abito fosse perfetto per un particolare corpo.
Nel 1968 all'apice della fama, prevedendo un inevitabile declino a seguito dei cambiamenti che stavano prendendo forma, preferì ritirarsi dalle scene.
Erano mutati i desideri delle clienti e la strada aveva preso il sopravvento sugli stilisti, ma Cristóbal Balenciaga rimarrà sempre nella storia della moda come simbolo indiscusso di stile ed eleganza, come disse Christian Dior: “Il couturier dei couturier, il maestro di tutti noi”. Il 10 giugno 2011 è stato inaugurato dalla regina Sofia a Getaria, in Spagna, il museo a lui dedicato.
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