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Amistà 33


Il Progetto



Amistà33 è il nuovo grande progetto di Byblos Art Hotel Villa Amistà, gioiello dell’hotellerie di lusso, incastonato nella splendida cornice della Valpolicella, a pochi chilometri dalla famosissima Verona.


In un contesto in cui l’arte e l’eccellenza accompagnano ogni sfumatura dell’accoglienza, Amistà33 è la nuova sfida intrapresa sul versante gastronomico, che si rivolge tanto ai raffinati ospiti internazionali dell’hotel, quanto al pubblico veronese e più in generale italiano.



Amistà33 è il luogo in cui l’executive chef della struttura, Marco Perez, dà forma alla sua complessa quanto semplice filosofia di cucina.


Semplice perché così lui stesso la definisce. Una cucina fatta di origini, di rispetto per la materia, di amore per la natura. Complessa, perché ricca di richiami, di tecnica, di profonda conoscenza della materia.



Amistà è il nome storico della villa in cui si trova il Byblos Art Hotel, scegliere questo nome ha voluto dire sancire quel legame con la tradizione e le origini che nella cucina di Perez non manca mai. Ma Amistà vuol dire anche Amicizia in antico veneto, e questo nome impresso all’ingresso della villa stessa, è come un bellissimo auspicio per questo nuovo convivio.


33 è il numero della perfezione e della maestria, un omaggio all’italianità e al made in italy, la somma delle sue cifre (6) è associata a Venere e quindi alla bellezza, ma anche al numero dei nostri sensi. Un numero legato all’elemento acqua che, per associazione energetica, aiuta a sviluppare il senso del gusto attraverso le emozioni.



La location di Amistà33 è stata creata dal maestro Alessandro Mendini per essere un’esperienza che non coinvolge il solo gusto ma tutti i nostri sensi.


Raffinatezza, materie prime nobili e ricercate al nuovo ristorante di Byblos Art Hotel. Piacere del gusto e della vista. Lo chef Marco Perez: una cucina che arriva in fondo all'anima. Giancarla Gallo - Carnet Verona



All'interno di un gioiello ne è stato creato un altro: il ristorante Amistà 33. Paola Proietti - Lusso Style


L'esperienza culinaria di Marco Perez, in un contesto d'arte esclusivo ed un coinvolgimento totale dei sensi, semplicemente fa ritornare arricchiti, con la consapevolezza di essere stati simultaneamente spettatori e attori in questo scenario unico. Giulia Marruccelli - Italia a Tavola


La Sala



La Kate di Marc Queen



La Sfera di Pomodoro



L'opera di Vanessa Creefort - La Villa del 500



Gli arredi di Mendini


La Cantina



Nel sotterraneo dell’albergo si estende la grande cantina dove due statue di Mimmo Paladino fanno la guardia ad un grande tesoro enologico, mentre un grande tavolo di Aldo Rossi acoglie i visitatori. Appartenente al corpo originario quattrocentesco, lo spazio ospita degustazioni in un ambiente ricco di fascino in cui spiccano oltre 500 etichette.




Lo Chef Marco Perez



Chef Marco Perez, (classe ‘69) ha alle spalle una solidissima formazione e un’importante e premiata esperienza nazionale e internazionale nella cucina di altissimo livello. Tra le sue esperienze più significative ricordiamo brevemente, oltre alle molteplici collaborazioni con lo Chef Massimiliano Alajmo, i suoi incarichi come suos chef al Regency Hyatt di New Dheli, executive chef del ristorante gourmet del hotel Four Seasons di Londra, executive chef del ristorante The Park al Park Hyatt di Milano.


Perez, oltre ad essere stato nominato nel 2004 tra i Cinquanta Chef Emergenti d’Italia, vanta all’attivo anche la pubblicazione di due libri monoautore: “Yogurt Grand Goumet, la sostenibile leggerezza del gusto” e “Party Food”, entrambi editi da Gribaudo Editore.



Lo chef Marco Perez coltiva anche una grande passione: quella per la divulgazione e l’insegnamento che oltre ad averlo portato a tenere numerosi corsi di cucina sia in Italia che all’estero, trova soddisfazione nel Master della Cucina Italiana dove è docente di Tecniche di cucina.


La storia personale di Marco ha grande parte nella sua cucina che possiamo dire, senza retorica, avere la capacità di esplorare la cultura gastronomica italiana nella sua interezza, partendo dal mediterraneo e arrivando alle Alpi.



Nato a Vipiteno, a pochi passi dal confine austriaco, Marco Perez è cresciuto nel ristorante di famiglia in cui suo padre, napoletano, interpretava la tradizione partenopea del pesce, in una terra a cui questi sapori erano pressoché estranei.



Quella che in chiave moderna oggi viene chiamata contaminazione, per Marco era la quotidianità, tanto che anni di formazione e di lavoro tra Italia ed estero non sono riusciti a cancellare quello che è diventato il tratto distintivo della cucina dello chef Perez: il particolare connubio che si ritrova in ogni suo piatto, tra sapori che potremmo definire montani, e quelli più tipicamente mediterranei.


Nonostante essere madrelingua tedesco, Marco Perez è cresciuto in un ambiente gastronomicamente italiano, e se fin da piccolo ha sempre saputo che sarebbe voluto diventare chef, allo stesso modo l’amore per l’italianità e le eccellenze della nostra penisola lo accompagnano in tutto il suo percorso culinario.



La salda convinzione che la materia prima sia conditio sine qua non per una ristorazione di livello, è un grandissimo conoscitore dei prodotti di eccellenza, amando proporre (con la dovuta stagionalità), sia materie prime italiane nobili, che altri prodotti anche semplici ma nello stesso tempo ricercati nella loro unicità locale.



Ci sono alcuni chef la cui arte è talmente sopraffina e la cui passione è talmente profonda e seria, che i riconoscimenti diventano il normale corredo alla loro straordinaria carriera. Marco Perez è uno di questi. Manuela Pacelli - Eventi Culturali


Il Mondo Amistà 33













Dove Siamo



Amistà 33 - Via Cedrare 78, Corrubbio di Negarine, Verona, Italia

Amistà 33


Il Progetto



Amistà33 è il nuovo grande progetto di Byblos Art Hotel Villa Amistà, gioiello dell’hotellerie di lusso, incastonato nella splendida cornice della Valpolicella, a pochi chilometri dalla famosissima Verona.


In un contesto in cui l’arte e l’eccellenza accompagnano ogni sfumatura dell’accoglienza, Amistà33 è la nuova sfida intrapresa sul versante gastronomico, che si rivolge tanto ai raffinati ospiti internazionali dell’hotel, quanto al pubblico veronese e più in generale italiano.



Amistà33 è il luogo in cui l’executive chef della struttura, Marco Perez, dà forma alla sua complessa quanto semplice filosofia di cucina.


Semplice perché così lui stesso la definisce. Una cucina fatta di origini, di rispetto per la materia, di amore per la natura. Complessa, perché ricca di richiami, di tecnica, di profonda conoscenza della materia.



Amistà è il nome storico della villa in cui si trova il Byblos Art Hotel, scegliere questo nome ha voluto dire sancire quel legame con la tradizione e le origini che nella cucina di Perez non manca mai. Ma Amistà vuol dire anche Amicizia in antico veneto, e questo nome impresso all’ingresso della villa stessa, è come un bellissimo auspicio per questo nuovo convivio.


33 è il numero della perfezione e della maestria, un omaggio all’italianità e al made in italy, la somma delle sue cifre (6) è associata a Venere e quindi alla bellezza, ma anche al numero dei nostri sensi. Un numero legato all’elemento acqua che, per associazione energetica, aiuta a sviluppare il senso del gusto attraverso le emozioni.



La location di Amistà33 è stata creata dal maestro Alessandro Mendini per essere un’esperienza che non coinvolge il solo gusto ma tutti i nostri sensi.


Raffinatezza, materie prime nobili e ricercate al nuovo ristorante di Byblos Art Hotel. Piacere del gusto e della vista. Lo chef Marco Perez: una cucina che arriva in fondo all'anima. Giancarla Gallo - Carnet Verona



All'interno di un gioiello ne è stato creato un altro: il ristorante Amistà 33. Paola Proietti - Lusso Style


L'esperienza culinaria di Marco Perez, in un contesto d'arte esclusivo ed un coinvolgimento totale dei sensi, semplicemente fa ritornare arricchiti, con la consapevolezza di essere stati simultaneamente spettatori e attori in questo scenario unico. Giulia Marruccelli - Italia a Tavola


La Sala



La Kate di Marc Queen



La Sfera di Pomodoro



L'opera di Vanessa Creefort - La Villa del 500



Gli arredi di Mendini


La Cantina



Nel sotterraneo dell’albergo si estende la grande cantina dove due statue di Mimmo Paladino fanno la guardia ad un grande tesoro enologico, mentre un grande tavolo di Aldo Rossi acoglie i visitatori. Appartenente al corpo originario quattrocentesco, lo spazio ospita degustazioni in un ambiente ricco di fascino in cui spiccano oltre 500 etichette.




Lo Chef Marco Perez



Chef Marco Perez, (classe ‘69) ha alle spalle una solidissima formazione e un’importante e premiata esperienza nazionale e internazionale nella cucina di altissimo livello. Tra le sue esperienze più significative ricordiamo brevemente, oltre alle molteplici collaborazioni con lo Chef Massimiliano Alajmo, i suoi incarichi come suos chef al Regency Hyatt di New Dheli, executive chef del ristorante gourmet del hotel Four Seasons di Londra, executive chef del ristorante The Park al Park Hyatt di Milano.


Perez, oltre ad essere stato nominato nel 2004 tra i Cinquanta Chef Emergenti d’Italia, vanta all’attivo anche la pubblicazione di due libri monoautore: “Yogurt Grand Goumet, la sostenibile leggerezza del gusto” e “Party Food”, entrambi editi da Gribaudo Editore.



Lo chef Marco Perez coltiva anche una grande passione: quella per la divulgazione e l’insegnamento che oltre ad averlo portato a tenere numerosi corsi di cucina sia in Italia che all’estero, trova soddisfazione nel Master della Cucina Italiana dove è docente di Tecniche di cucina.


La storia personale di Marco ha grande parte nella sua cucina che possiamo dire, senza retorica, avere la capacità di esplorare la cultura gastronomica italiana nella sua interezza, partendo dal mediterraneo e arrivando alle Alpi.



Nato a Vipiteno, a pochi passi dal confine austriaco, Marco Perez è cresciuto nel ristorante di famiglia in cui suo padre, napoletano, interpretava la tradizione partenopea del pesce, in una terra a cui questi sapori erano pressoché estranei.



Quella che in chiave moderna oggi viene chiamata contaminazione, per Marco era la quotidianità, tanto che anni di formazione e di lavoro tra Italia ed estero non sono riusciti a cancellare quello che è diventato il tratto distintivo della cucina dello chef Perez: il particolare connubio che si ritrova in ogni suo piatto, tra sapori che potremmo definire montani, e quelli più tipicamente mediterranei.


Nonostante essere madrelingua tedesco, Marco Perez è cresciuto in un ambiente gastronomicamente italiano, e se fin da piccolo ha sempre saputo che sarebbe voluto diventare chef, allo stesso modo l’amore per l’italianità e le eccellenze della nostra penisola lo accompagnano in tutto il suo percorso culinario.



La salda convinzione che la materia prima sia conditio sine qua non per una ristorazione di livello, è un grandissimo conoscitore dei prodotti di eccellenza, amando proporre (con la dovuta stagionalità), sia materie prime italiane nobili, che altri prodotti anche semplici ma nello stesso tempo ricercati nella loro unicità locale.



Ci sono alcuni chef la cui arte è talmente sopraffina e la cui passione è talmente profonda e seria, che i riconoscimenti diventano il normale corredo alla loro straordinaria carriera. Marco Perez è uno di questi. Manuela Pacelli - Eventi Culturali


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Amistà 33 - Via Cedrare 78, Corrubbio di Negarine, Verona, Italia

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