Valpolicella Classica - Vino Scolpito nella Pietra
Un Territorio Intriso di Storia e Umanità
Un territorio intriso di storia e umanità, contrassegnato da piccoli borghi di pietra e contrade silenti, da fontane antiche e lavatoi di marmo. Dorsali attraversate da lunghi muretti a secco, le marogne, scolpiti tra marna e roccia, a sostegno di vigne, olivi e ciliegi. Antiche pievi romaniche sollevano i campanili oltre lo sguardo. Marcano il territorio e si fondono con torri e rovine di castelli medievali. Capitelli griffati da affreschi ancestrali, rimangono a sentinella dell’anima dell’uomo. La Valpolicella racconta silenzi e palpiti di un’umanità mai doma.
La Vigna Oltre il Giardino
Allevata con l’antico sistema a doppia pergola veronese, la vigna di famiglia si trova proprio dietro la villa, oltre il piccolo giardino. Una composizione di verde che si allunga sospesa tra la marogna di pietra e il terrazzamento. Corvina gentile, Corvina grossa e Rondinella sono le nostre uve. Poggiate su un suolo marnoso, bianco, tipico della Valle di Negrar. Rocce robuste, fusioni fossili tra calcare e arenarie marine.
La Pieve Tra le Vigne
A fianco della Villa, nel 1690, venne edificata una piccola chiesetta, ancor oggi adibita al culto. I vignaioli temevano le avversità delle stagioni e del clima. La presenza di una piccola pieve tra le vigne era segno di devozione e speranza di generosità divina. La pieve di San Francesco è stata un punto di riferimento per le tante contrade e case sparse che si trovavano lungo le antiche vie romane in alta collina. La campana tintinna ancor oggi e fa sentire la sua voce tra le vigne dell’Amarone.
La Cantina
I Nostri Valori
Passione dedizione e lealtà verso al vigna madre.
Una famiglia custode del tempo.
Eleganza e bellezza di una Valpolicella senza tempo.
La Villa
La Villa Dimora di Un Sogno
E’ la nostra dimora. Qui, dove il nostro sogno si sta compiendo. Un secolare percorso di padre in figlio, fino all’ultima generazione del nipote Francesco Ruffo. Una storia affascinante che parte semplicemente da una casa rurale di contadini e si trasforma in una villa di notai del settecento.
La nostra casa, il racconto sottovoce della nostra storia. Per la nostra famiglia un bene sacro senza tempo che, dal 1510, ha segnato l’epopea di due famiglie veronesi fino ad oggi.
La Famiglia Custode del Tempo
Basta entrare nella elegante sala da pranzo con camino per capire il significato e il senso profondo di chi ha vissuto tra queste mura. Quadri di donne e uomini che hanno condotto con fierezza questa villa attraversando momenti di gioia e sacrificio.
Ah se le mura potessero raccontare…Oggi come famiglia Ruffo conserviamo gelosamente tutti i ricordi e i pezzi di vita dei nostri predecessori. Lo facciamo con senso di lealtà e dignità. Ogni singolo oggetto ha una storia da raccontare.
Generazioni a Confronto
Gianfranco, Gilberto, Maria Chiara siamo custodi del tempo. Lo facciamo con il nostro Francesco, la nuova generazione, che coraggiosamente ha deciso di prendere per mano la storia e farsi accompagnare verso il futuro.
Villa di Negrar Terra Madre
Storie di pietra e di colori. È questa la valle di Negrar, è questo il nostro vigneto di Villa. Il rosa della pietra di Prun, il bianco della marna di Mazzano, il giallo dell’arenaria di Torbe. Terre antiche, plasmate dalla potenza della natura. Tra pieghe sgretolate e venature ad incastro si nasconde l’essenza della nostra esistenza. Cristalli amorfi che risalgono le profondità per diventare nutrimento dell’uomo. Dal grembo di questa terra primordiale sono le radici della vigna a bere l’infinita sorgente di vita.
I Nostri Vini
Il nostro cammino tra storia, contemporaneità e futuro.
Un solco profondo tra vigna, uomo e Valpolicella autentica.
Campo di Villa è uno scrigno di valori ed affetti.
Valpolicella Classica - Vino Scolpito nella Pietra
Un Territorio Intriso di Storia e Umanità
Un territorio intriso di storia e umanità, contrassegnato da piccoli borghi di pietra e contrade silenti, da fontane antiche e lavatoi di marmo. Dorsali attraversate da lunghi muretti a secco, le marogne, scolpiti tra marna e roccia, a sostegno di vigne, olivi e ciliegi. Antiche pievi romaniche sollevano i campanili oltre lo sguardo. Marcano il territorio e si fondono con torri e rovine di castelli medievali. Capitelli griffati da affreschi ancestrali, rimangono a sentinella dell’anima dell’uomo. La Valpolicella racconta silenzi e palpiti di un’umanità mai doma.
La Vigna Oltre il Giardino
Allevata con l’antico sistema a doppia pergola veronese, la vigna di famiglia si trova proprio dietro la villa, oltre il piccolo giardino. Una composizione di verde che si allunga sospesa tra la marogna di pietra e il terrazzamento. Corvina gentile, Corvina grossa e Rondinella sono le nostre uve. Poggiate su un suolo marnoso, bianco, tipico della Valle di Negrar. Rocce robuste, fusioni fossili tra calcare e arenarie marine.
La Pieve Tra le Vigne
A fianco della Villa, nel 1690, venne edificata una piccola chiesetta, ancor oggi adibita al culto. I vignaioli temevano le avversità delle stagioni e del clima. La presenza di una piccola pieve tra le vigne era segno di devozione e speranza di generosità divina. La pieve di San Francesco è stata un punto di riferimento per le tante contrade e case sparse che si trovavano lungo le antiche vie romane in alta collina. La campana tintinna ancor oggi e fa sentire la sua voce tra le vigne dell’Amarone.
La Cantina
I Nostri Valori
Passione dedizione e lealtà verso al vigna madre.
Una famiglia custode del tempo.
Eleganza e bellezza di una Valpolicella senza tempo.
La Villa
La Villa Dimora di Un Sogno
E’ la nostra dimora. Qui, dove il nostro sogno si sta compiendo. Un secolare percorso di padre in figlio, fino all’ultima generazione del nipote Francesco Ruffo. Una storia affascinante che parte semplicemente da una casa rurale di contadini e si trasforma in una villa di notai del settecento.
La nostra casa, il racconto sottovoce della nostra storia. Per la nostra famiglia un bene sacro senza tempo che, dal 1510, ha segnato l’epopea di due famiglie veronesi fino ad oggi.
La Famiglia Custode del Tempo
Basta entrare nella elegante sala da pranzo con camino per capire il significato e il senso profondo di chi ha vissuto tra queste mura. Quadri di donne e uomini che hanno condotto con fierezza questa villa attraversando momenti di gioia e sacrificio.
Ah se le mura potessero raccontare…Oggi come famiglia Ruffo conserviamo gelosamente tutti i ricordi e i pezzi di vita dei nostri predecessori. Lo facciamo con senso di lealtà e dignità. Ogni singolo oggetto ha una storia da raccontare.
Generazioni a Confronto
Gianfranco, Gilberto, Maria Chiara siamo custodi del tempo. Lo facciamo con il nostro Francesco, la nuova generazione, che coraggiosamente ha deciso di prendere per mano la storia e farsi accompagnare verso il futuro.
Villa di Negrar Terra Madre
Storie di pietra e di colori. È questa la valle di Negrar, è questo il nostro vigneto di Villa. Il rosa della pietra di Prun, il bianco della marna di Mazzano, il giallo dell’arenaria di Torbe. Terre antiche, plasmate dalla potenza della natura. Tra pieghe sgretolate e venature ad incastro si nasconde l’essenza della nostra esistenza. Cristalli amorfi che risalgono le profondità per diventare nutrimento dell’uomo. Dal grembo di questa terra primordiale sono le radici della vigna a bere l’infinita sorgente di vita.
I Nostri Vini
Il nostro cammino tra storia, contemporaneità e futuro.
Un solco profondo tra vigna, uomo e Valpolicella autentica.
Campo di Villa è uno scrigno di valori ed affetti.
Il nostro cru identificativo. La vigna maestra da cui tutto è partito e dove tutto continua. Il campo d’uva che sorge tra le marne dell’antica contrada di Villa. Un vigneto antico che osserva dall’alto la Valle di Negrar. Campo di Villa è uno scrigno di valori e di affetti. L’eccellenza della nostra storia di famiglia, l’anima pulsante di uno stile di...
Una dedica speciale va all’antica strada romana dove la villa Quintarelli Ruffo e le proprietà della famiglia hanno insistito per secoli. Una via di collegamento tra vallate, quella di Negrar e quella della Valpantena. Un solco creato dall’uomo e mai disperso. La Strada Campiona è ripresa nelle antiche mappe medievali e, in particolare, in quella del 1746...
La contrada che non c’è più. Contrà del Tono la si poteva incontrare un tempo lungo la via che da Villa saliva verso Quena. Nella bellissima mappa originale di famiglia del 1746, redatta dall’ingegner Cristofoli, la si può ancora riconoscere. Contrà del Tono è un sigillo indelebile della Valpolicella Classica. Un borgo di pietra e umanità che non può...