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Questo vino prende il nome dal vigneto in cui vengono raccolte le uve: 4,14 ettari a circa 300 metri d’altezza, tra i più luminosi e assolati della Franciacorta. Il substrato è costituito da depositi glaciali ricchi in carbonato e caratterizzati da granulometrie sabbioso-limose, compattate con ghiaie dal carico prodotto dal ghiacciaio.
Nel De Rerum Natura di Lucrezio, Alma è l’appellativo utilizzato per designare Venere che genera e dà vita. Uno spirito che esprime l’essenza di Bellavista e del suo stile enologico, incarnato da questo vino bianco fermo. Uno Chardonnay in purezza, unione dei caratteri di 4 distinte vigne terrazzate, affini per esposizione, ventilazione e tessitura.
Bellavista Grande Cuvée Alma Brut è un'eccellenza del nostro intendere la Franciacorta. È la massima espressione di un progetto che, sin dal 1977, si è posto come obiettivo la ricerca della pura essenza dell’armonia. Oggi, è simbolo di una tradizione che vuole rappresentare, in qualità e tipologia, l’anima più misteriosa della terra di Franciacorta e lo...
Simbolo stesso del progetto, tanto da portarne il nome, Petra racconta storie antiche con parole nuove. Le uve di cabernet sauvignon e merlot vengono vendemmiate manualmente su terreni scelti per esaltare le caratteristiche del vitigno e far emergere i suoi tratti distintivi. Lo stesso accade per il cabernet franc, introdotto dal 2018, varietà che ha...
Simbolo stesso del progetto, tanto da portarne il nome, Petra racconta storie antiche con parole nuove. Le uve di cabernet sauvignon e merlot vengono vendemmiate manualmente su terreni scelti per esaltare le caratteristiche del vitigno e far emergere i suoi tratti distintivi. Lo stesso accade per il cabernet franc, introdotto dal 2018, varietà che ha...
Simbolo stesso del progetto, tanto da portarne il nome, Petra racconta storie antiche con parole nuove. Le uve di cabernet sauvignon e merlot vengono vendemmiate manualmente su terreni scelti per esaltare le caratteristiche del vitigno e far emergere i suoi tratti distintivi. Lo stesso accade per il cabernet franc, introdotto dal 2018, varietà che ha...
Un vero e proprio cru da cui provengono le uve merlot con cui si produce il vino. Quercegobbe si trova in una posizione ideale, ai margini della macchia mediterranea ma vicino alla cantina, su una collina ben ventilata che guarda il mare.
La vigna da cui provengono le uve di cabernet sauvignon giova del rapporto equilibrato tra la componente argillosa e lo scheletro, oltre che dalla buona pendenza del terreno.
Colle al Fico è uno dei migliori cru aziendali e prende il nome dal toponimo della vigna da cui provengono le uve syrah con cui viene prodotto. Il terreno su cui poggiano i filari è argillo calcareo, ben ventilato dalla brezza marina.
Alto rappresenta una delle espressioni più marcate del territorio. Le sue caratteristiche geologiche e microclimatiche si esprimono in maniera netta attraverso un vitigno, il sangiovese, che in Toscana ha la sua patria d’elezione.
Nome di un insediamento etrusco di antichissima origine, Hebo rimanda alle radici storiche di Suvereto. È prodotto con un classico assemblaggio di cabernet sauvignon, merlot e sangiovese, vitigni introdotti in zona da Elisa Bonaparte Baciocchi, principessa di Piombino dal 1805 e illuminata donna del vino.
Un vero e proprio cru da cui provengono le uve merlot con cui si produce il vino. Quercegobbe si trova in una posizione ideale, ai margini della macchia mediterranea ma vicino alla cantina, su una collina ben ventilata che guarda il mare.
La vigna da cui provengono le uve di cabernet sauvignon giova del rapporto equilibrato tra la componente argillosa e lo scheletro, oltre che dalla buona pendenza del terreno.
Colle al Fico è uno dei migliori cru aziendali e prende il nome dal toponimo della vigna da cui provengono le uve syrah con cui viene prodotto. Il terreno su cui poggiano i filari è argillo calcareo, ben ventilato dalla brezza marina.
Alto rappresenta una delle espressioni più marcate del territorio. Le sue caratteristiche geologiche e microclimatiche si esprimono in maniera netta attraverso un vitigno, il sangiovese, che in Toscana ha la sua patria d’elezione.
Nome di un insediamento etrusco di antichissima origine, Hebo rimanda alle radici storiche di Suvereto. È prodotto con un classico assemblaggio di cabernet sauvignon, merlot e sangiovese, vitigni introdotti in zona da Elisa Bonaparte Baciocchi, principessa di Piombino dal 1805 e illuminata donna del vino.
Il nome del vino proviene da un’antica tradizione orale che identifica il toponimo della vigna da cui proviene. I suoli agrillo sabbiosi, lievemente calcarei, sono coltivati a viognier.
Un vermentino vinificato in purezza, per esaltare la natura morbida e fruttata tipica di questo vitigno. Qui, nella maremma Toscana, ha saputo esprimere caratteri distintivi e unici, tipici di una terra temprata dalle lunghe estati e addolcita dalle fresche brezze marine che giungono dal mar Tirreno.
In questa parte di Maremma Toscana il viognier può esprimersi al meglio grazie alla mineralità dei terreni che presentano banchi compatti, calcarei ed uniformi. Il vento e il calore di questa terra consentono la maturazione ideale degli acini che si presentano piccoli di spessore e croccanti.
L’ansonica, già noto in Sicilia con il nome di inzolia, è tra i vitigni autoctoni più antichi della Sicilia e da qui sarebbe arrivato sulla Costa Toscana e nel suo Arcipelago ad opera delle navi mercantili greche. L’ansonica beneficia di climi caldi e siccitosi che permettono il raggiungimento della piena maturazione di questo vitigno tardivo...
Grenache: il quarto vitigno più coltivato nel mondo. Un vitigno che in Maremma, terra soleggiata e ventosa, raggiunge maturazioni ideali per la produzione di vini rosati corposi, sapidi e con una grande complessità aromatica.