Simon Porte Jacquemus
Storia
Le origini provenzali e contadine, la fuga dal sud della Francia, la delusione di Parigi e la rinascita con il suo brand nell'atelier di Montmartre: la vita di uno degli stilisti più amati e famosi di Parigi, e del mondo, oggi potrebbe essere riassunta in queste quattro fasi. Ma c'è moltissimo altro dietro le collezioni di Simon Porte Jacquemus, il giovane artista che ha saputo conquistare tutti con uno stile romantico ispirato agli anni '90 e ai colori pastello.
Jacquemus è nato il 16 gennaio 1990 a Salon de Provence, ma è cresciuto a Mallemort, nel sud della Francia, insieme alla madre e al fratello. Nonostante la sua famiglia non venga dal mondo del fashion, a soli 18 anni inizia a dedicarsi con tutto sé stesso a un'unica grande passione, la moda. Di origini umili, i genitori di Simon, infatti, sono contadini della Provenza, un luogo che influenzerà moltissimo lo stile di Simon: i campi di lavanda, di grano, i cieli, i fiori e la vegetazione che lo circondano lo aiuteranno a formare il suo gusto e il suo stile riconoscibile, soprattutto per i colori.
Il sogno di Simon da ragazzo è quello di trasferirsi a Parigi, dove respirare e vivere le suggestioni che lo ispirano da sempre: il cinema, in particolare Godard, l'arte e la moda francese. Dopo molti sacrifici, Simon Jacquemus riesce non solo a raggiungere la capitale, ma si iscrive anche all'Esmod, per studiare moda. Purtroppo, però Parigi non si rivela come Simon se l'immagina. Sono anche i mesi successivi alla morte della madre, un periodo difficile perché perde il suo unico vero punto di riferimento e sua musa.
Per fortuna la crisi di Simon Jacquemus è solo temporanea: un anno dopo si reinventa, ripartendo da zero. Jacquemus stilista apre il suo primo atelier di moda ready to wear a Montmartre e lo battezza semplicemente Jacquemus, come il cognome da nubile della madre, che è intenzionato a omaggiare. Da allora Simon disegna abiti per la ragazza che è stata sua madre, continuo fulcro ed ispirazione per la sua creatività intrisa di ricordi e poesia.
Il suo stile è minimale e spontaneo, espressione di un romanticismo dai colori pastello. I tagli dei capi sono netti ed essenziali, con un gusto vintage e rimandi agli Anni '90: gli elementi principalmente riconoscibili restano tasche, zip e bottoni, mentre il resto è ridotto al minimo. Tutto questo non toglie sensualità alla donna immaginata da Jacquemus, bensì la esalta, in tutta la sua femminilità. Ben presto il designer si fa notare dai responsabili del marchio Comme des Garçons, con cui inizia a collaborare nel 2010, Per fortuna la crisi di Simon Jacquemus è solo temporanea: un anno dopo si reinventa, ripartendo da zero. Parliamo, ora, al presente del Jacquemus stilista che apre il suo primo atelier di moda ready to wear a Montmartre e lo battezza semplicemente Jacquemus, come il cognome da nubile della madre, che è intenzionato a omaggiare. Da allora Simon disegna abiti per la ragazza che è stata sua madre, continuo fulcro ed ispirazione per la sua creatività.
Jacquemus "La Montagne" la collezione uomo donna fall winter 2021. Dopo i campi di lavanda, di grano e il mare, Jacquemus ci porta in montagna. Attesissima, come ogni volta, la sfilata La Montagne di Simon Porte Jacquemus porta in passerella una collezione uomo donna Fall Winter 2021 see now buy now. In un setting collinare che richiama una sintesi stereotipata del paesaggio montano, il designer francese presenta le sue nuove creazioni ispirate alla montagna. Colori energici, a partire dal light blue, fino all'arancione, giallo neon, il rosso intenso, fucsia, lime accostati ai più neutri, bianco, nero, cream e marrone. Il designer francese propone la una versione dell'abbigliamento mountain-wear.
Abiti si scompongono scoprendo parti del corpo e scollature arrotolate come se fossero un sacco a pelo. Giacche, camicie e top vengono croppati sopra alla vita sia per l'uomo che per la donna. Nella sfilata co-ed La Montagne Jacquemus presenta anche puffer jacket extra corte, smanicati in knitwear, crossover tra bra e cardigan, abbinati a pantaloni ciclisti, imbottiti e cargo trasformabili anche nella versione short. Nella collezione Fall Winter 2021 non mancano i riferimenti all'abbigliamento da montagna. Accenni free climbing con corde, moschettoni e una rivisitazione delle scarpe da arrampicata. Ispirazioni a trekking con accessori utility da escursione: cappelli con paraorecchi, marsupi, scarpe da escursione.
Per la prima collezione fuori patria, Jacquemus sceglie una location d'eccezione: le Hawaii. Quale posto migliore per presentare la collezione Primavera Estate 2022 "Le Splash" se non il luogo che per antonomasia rappresenta il mare, il sole, l'oceano e l'estate. Lavorando specificatamente con talenti locali, l'obiettivo di Jacquemus è stato quello di lasciare il minor impatto possibile sull'isola, priorizzando l'ecosistema e lasciando indisturbata la flora e la fauna del posto.
La sfilata, una lunghissima passerella posizionata sulla spiaggia e con lo sfondo le montagne Ko'olau, è colorata e salta subito all'occhio. La collezione Primavera Estate 2022 "Le Splash" è completamente dedicata al mare, ai suoi colori, ai suoi movimenti, alla sua forza creativa.
Ci sono abiti blu intenso - che ricordano i dipinti di David Hockney - ci sono riferimenti a sport acquatici - sia nelle silhouettes sia nei dettagli - come lifejackets trasformate con maniche a sbuffo, tute da snorkeling diventano accattivanti one piece di pelle. Sfilano anche i completi che, per l'occasione estiva, si trasformano in veri e propri "scintillanti candelabri": sono infatti decorati da gocce di vetro create dall'artista canadese Tanya Lyons, che ricordano le gocce d'acqua.
"Le Splash" rimane la quintessenza di Jacquemus: ci sono gli iconici del brand, come il lino in ecrù, l'estetica casual elegante e le borse più famose (come la Chiquito, la Sac Round o la Bambinou) e ci sono le novità, come Le Bomba, la it-bag della prossima stagione. La SS22 riflette sulle differenze e contrapposizioni fra vita in città e vita sull'isola: minidress e jumpsuit sono quindi più comfort e rilassati, ci sono parei, costumi da bagno, e asciugamani che ricordano un pomeriggio soleggiato in estate. Il tutto si delinea in una ampia scelta di tonalità, dopo il blu, colore protagonista, anche hot pink, arancione, verde lime e tanti altri.
Un ruolo importante per il successo di Simon lo hanno avuto i social media: Jacquemus, infatti, su Instagram non si pone come l'inarrivabile e misteriosa fashion icon dietro il proprio brand.
Mostra invece il backstage e i retroscena delle sue idee e delle collezioni, insieme a elementi che potrebbero rappresentare il moodboard dello stilista. Insomma, è così che il mondo naïf di Jacquemus incontra il senso smart per la comunicazione e il business.
"Le Papier" la sfilata sentimentale di Jacquemus alle Saline della Camargue. Un tuffo nell'infanzia, una dedica di Simon-Porte Jacquemus alla nonna Liline con una collezione impressive che comincia tutta da "un foglio" bianco. Alle Saline della Camargue va in scena la sfilata autunno inverno 2022-23 di Jacquemus intitolata "Le Papier".
Un dolce ritorno in Provenza. Nell'incantevole scenario naturale del Parco della Camargue, conosciuto anche come le Saline della Camargue di Arles, Simon-Porte Jacquemus manda in scena la nuova collezione intitolata "Le Papier". Un titolo che letteralmente significa "foglio bianco" quasi ad indicare l'estremo punto di partenza di ogni collezione che metaforicamente viene restituito anche dall'ambientazione bianca assoluta e le dune di sale della riserva. Anche se più volte il direttore creativo ha sempre rifiutato l'etichetta della stagionalità delle sue collezioni, la sfilata corrisponde alla stagione della collezione moda donnae uomo autunno inverno 2022-23.
Non solo un ritorno nei suoi luoghi d'origine ma anche un omaggio alla nonna Liline, che aveva introdotto la passione per la moda a Simon quando lo portava a curiosare nei tradizionali mercatini dell'usato. Per questo nella sfilata "Le Papier" il designer porta citazioni agli oggetti di culto del sud della Francia: tovaglie provenzali, centritavola, fettucce d'arredamento, lenzuola e le tende di tulle bianche. Una dedica alle sue origini e alla sua infanzia trascorsa in luoghi incastonati nella mente del direttore creativo.
La collezione donna di Jacquemus indossa, top con strascico, lingerie di seta, abiti in fresco cotone bianco drappeggiati, e vestiti bianchi con coulisse che creano astute nervature sulla silhouette femminile.
Finissimi ricami, spalline decorative iperfemminili, nodi tridimensionali che panneggiano i capi e piogge di frange floreali. E poi la selezione invernale strutturata con trench utilitaristici, soffici montoni, puffer jackets e un trionfo di shearling che è onnipresente in tutta la collezione.
Il guardaroba "Le Papier" maschile si struttura con giacche sartoriali dal taglio minimale, camicie, gilet doppiopetto in lino con revers, canotte in knitwear, accessori imbottiti che diventano parte integrante dell'outerwear e harness fatti con fettuccine utilizzati come elementi di styling ornamentali.
Il Significato della Palette
La palette della collezione è ristretta a pochi colori: oliva, inchiostro, terracotta, marrone e naturalmente il bianco, perchè il bianco è il colore che dovrebbe essere usato per dipingere una nuova epoca.
Il pensatore Jean Baudrillard racconta nell'opera "La Patafisica e l'arte di vedere" che siamo in una fase di 'Imbiancatura' intesa come un’epoca di revisionismo, e dice che è necessario tener conto di alcune dinamiche di processo per rimettere i contatori a zero per ripartire verso un’altra storia. Una tendenza di preoccupazione dell’origine, di scoprire da dove arriviamo, dove nasce il tutto, di ritrovare il punto zero, di sapere da dove siamo partiti per capire dove siamo arrivati, o dove non siamo arrivati.
Jacquemus apre la sua prima boutique a Parigi in Avenue Montaigne. Dopo una presenza in diversi corner e punti vendita in tutto il mondo, Jacquemus prende il suo posto tra le grandi case di moda insediandosi nella famosa Avenue Montaigne. Il 27 settembre 2022, Jacquemus apre le porte de "La Boutique Montaigne", il nuovissimo concept di boutique del brand a Parigi. Situata in una delle vie dello shopping più grandi del mondo, al 58 di Avenue Montaigne, la boutique si estende su due piani di un edificio costruito all'inizio del XX secolo in stile Art Decò. La boutique si basa sul recente spettacolo "Le Papier"di Simon, presentato ad Arles, dove il lino viene esplorato largamente in tutti i capi della collezione.
Il negozio è all'insegna della purezza e della giocosità: è interamente rivestimento in ecru e vi si trova un forte carattere di divertissement con riferimenti alla cultura pop, come le macchine per popcorn extra-large.
Occhiali da Sole Jacquemus
Gli occhiali da sole Jacquemus sono rappresentativi dell’approccio che Simon ha avuto, in generale, nei confronti della moda. Esprimono un punto di vista personale. Sono la firma inequivocabile del ragazzo del Sud che è stato capace di tracciare una linea di controtendenza nel panorama della moda degli ultimi dieci anni, omologata e disumanizzata.
Simon Porte non si è mai dichiarato underground. Non appartiene a nessuna subcultura. Crea per esigenza. Ha un amore sincero per gli abiti e per le donne, a cui ha restituito femminilità ed eleganza attraverso le forme. Quelle asciutte e gentili degli abiti, con tocchi di voluta imprecisione, con giochi di proporzioni, romanticismo e ironia. Ma anche quelle asimmetriche e surrealiste degli occhiali, dai colori super brillanti e dalle montature audaci.
Les Lunettes Soleil abbagliano splendenti nei loro colori primari: verde, rosso e blu. Les Carrés Riviera hanno una silhouette squadrata ed esageratamente oversize invece, per una donna maliziosa e giocosa.
La forza di queste creazioni è la loro freschezza e spontaneità. Simon ha solo trent’anni ma tantissimo da raccontare. È uno tra gli stilisti più in vista della sua generazione, e la sua forza consiste proprio nella capacità di non perdere le proprie radici. Nell’esigenza di esprimere la leggerezza e l’autenticità della realtà da cui proviene. Una realtà non solo geografica, ma culturale e valoriale. D’altronde, fino ad oggi, sembra non ci sia alcun rischio che Simon perda il suo spirito spensierato.
Egli stesso, per definirsi, scrive: Je m’appelle Simon, j’aime le bleu et le blanc, les rayures, le soleil, les fruits, les ronds, la vie, la poésie, Marseille et les années 80.
Simon Porte Jacquemus
Storia
Le origini provenzali e contadine, la fuga dal sud della Francia, la delusione di Parigi e la rinascita con il suo brand nell'atelier di Montmartre: la vita di uno degli stilisti più amati e famosi di Parigi, e del mondo, oggi potrebbe essere riassunta in queste quattro fasi. Ma c'è moltissimo altro dietro le collezioni di Simon Porte Jacquemus, il giovane artista che ha saputo conquistare tutti con uno stile romantico ispirato agli anni '90 e ai colori pastello.
Jacquemus è nato il 16 gennaio 1990 a Salon de Provence, ma è cresciuto a Mallemort, nel sud della Francia, insieme alla madre e al fratello. Nonostante la sua famiglia non venga dal mondo del fashion, a soli 18 anni inizia a dedicarsi con tutto sé stesso a un'unica grande passione, la moda. Di origini umili, i genitori di Simon, infatti, sono contadini della Provenza, un luogo che influenzerà moltissimo lo stile di Simon: i campi di lavanda, di grano, i cieli, i fiori e la vegetazione che lo circondano lo aiuteranno a formare il suo gusto e il suo stile riconoscibile, soprattutto per i colori.
Il sogno di Simon da ragazzo è quello di trasferirsi a Parigi, dove respirare e vivere le suggestioni che lo ispirano da sempre: il cinema, in particolare Godard, l'arte e la moda francese. Dopo molti sacrifici, Simon Jacquemus riesce non solo a raggiungere la capitale, ma si iscrive anche all'Esmod, per studiare moda. Purtroppo, però Parigi non si rivela come Simon se l'immagina. Sono anche i mesi successivi alla morte della madre, un periodo difficile perché perde il suo unico vero punto di riferimento e sua musa.
Per fortuna la crisi di Simon Jacquemus è solo temporanea: un anno dopo si reinventa, ripartendo da zero. Jacquemus stilista apre il suo primo atelier di moda ready to wear a Montmartre e lo battezza semplicemente Jacquemus, come il cognome da nubile della madre, che è intenzionato a omaggiare. Da allora Simon disegna abiti per la ragazza che è stata sua madre, continuo fulcro ed ispirazione per la sua creatività intrisa di ricordi e poesia.
Il suo stile è minimale e spontaneo, espressione di un romanticismo dai colori pastello. I tagli dei capi sono netti ed essenziali, con un gusto vintage e rimandi agli Anni '90: gli elementi principalmente riconoscibili restano tasche, zip e bottoni, mentre il resto è ridotto al minimo. Tutto questo non toglie sensualità alla donna immaginata da Jacquemus, bensì la esalta, in tutta la sua femminilità. Ben presto il designer si fa notare dai responsabili del marchio Comme des Garçons, con cui inizia a collaborare nel 2010, Per fortuna la crisi di Simon Jacquemus è solo temporanea: un anno dopo si reinventa, ripartendo da zero. Parliamo, ora, al presente del Jacquemus stilista che apre il suo primo atelier di moda ready to wear a Montmartre e lo battezza semplicemente Jacquemus, come il cognome da nubile della madre, che è intenzionato a omaggiare. Da allora Simon disegna abiti per la ragazza che è stata sua madre, continuo fulcro ed ispirazione per la sua creatività.
Jacquemus "La Montagne" la collezione uomo donna fall winter 2021. Dopo i campi di lavanda, di grano e il mare, Jacquemus ci porta in montagna. Attesissima, come ogni volta, la sfilata La Montagne di Simon Porte Jacquemus porta in passerella una collezione uomo donna Fall Winter 2021 see now buy now. In un setting collinare che richiama una sintesi stereotipata del paesaggio montano, il designer francese presenta le sue nuove creazioni ispirate alla montagna. Colori energici, a partire dal light blue, fino all'arancione, giallo neon, il rosso intenso, fucsia, lime accostati ai più neutri, bianco, nero, cream e marrone. Il designer francese propone la una versione dell'abbigliamento mountain-wear.
Abiti si scompongono scoprendo parti del corpo e scollature arrotolate come se fossero un sacco a pelo. Giacche, camicie e top vengono croppati sopra alla vita sia per l'uomo che per la donna. Nella sfilata co-ed La Montagne Jacquemus presenta anche puffer jacket extra corte, smanicati in knitwear, crossover tra bra e cardigan, abbinati a pantaloni ciclisti, imbottiti e cargo trasformabili anche nella versione short. Nella collezione Fall Winter 2021 non mancano i riferimenti all'abbigliamento da montagna. Accenni free climbing con corde, moschettoni e una rivisitazione delle scarpe da arrampicata. Ispirazioni a trekking con accessori utility da escursione: cappelli con paraorecchi, marsupi, scarpe da escursione.
Per la prima collezione fuori patria, Jacquemus sceglie una location d'eccezione: le Hawaii. Quale posto migliore per presentare la collezione Primavera Estate 2022 "Le Splash" se non il luogo che per antonomasia rappresenta il mare, il sole, l'oceano e l'estate. Lavorando specificatamente con talenti locali, l'obiettivo di Jacquemus è stato quello di lasciare il minor impatto possibile sull'isola, priorizzando l'ecosistema e lasciando indisturbata la flora e la fauna del posto.
La sfilata, una lunghissima passerella posizionata sulla spiaggia e con lo sfondo le montagne Ko'olau, è colorata e salta subito all'occhio. La collezione Primavera Estate 2022 "Le Splash" è completamente dedicata al mare, ai suoi colori, ai suoi movimenti, alla sua forza creativa.
Ci sono abiti blu intenso - che ricordano i dipinti di David Hockney - ci sono riferimenti a sport acquatici - sia nelle silhouettes sia nei dettagli - come lifejackets trasformate con maniche a sbuffo, tute da snorkeling diventano accattivanti one piece di pelle. Sfilano anche i completi che, per l'occasione estiva, si trasformano in veri e propri "scintillanti candelabri": sono infatti decorati da gocce di vetro create dall'artista canadese Tanya Lyons, che ricordano le gocce d'acqua.
"Le Splash" rimane la quintessenza di Jacquemus: ci sono gli iconici del brand, come il lino in ecrù, l'estetica casual elegante e le borse più famose (come la Chiquito, la Sac Round o la Bambinou) e ci sono le novità, come Le Bomba, la it-bag della prossima stagione. La SS22 riflette sulle differenze e contrapposizioni fra vita in città e vita sull'isola: minidress e jumpsuit sono quindi più comfort e rilassati, ci sono parei, costumi da bagno, e asciugamani che ricordano un pomeriggio soleggiato in estate. Il tutto si delinea in una ampia scelta di tonalità, dopo il blu, colore protagonista, anche hot pink, arancione, verde lime e tanti altri.
Un ruolo importante per il successo di Simon lo hanno avuto i social media: Jacquemus, infatti, su Instagram non si pone come l'inarrivabile e misteriosa fashion icon dietro il proprio brand.
Mostra invece il backstage e i retroscena delle sue idee e delle collezioni, insieme a elementi che potrebbero rappresentare il moodboard dello stilista. Insomma, è così che il mondo naïf di Jacquemus incontra il senso smart per la comunicazione e il business.
"Le Papier" la sfilata sentimentale di Jacquemus alle Saline della Camargue. Un tuffo nell'infanzia, una dedica di Simon-Porte Jacquemus alla nonna Liline con una collezione impressive che comincia tutta da "un foglio" bianco. Alle Saline della Camargue va in scena la sfilata autunno inverno 2022-23 di Jacquemus intitolata "Le Papier".
Un dolce ritorno in Provenza. Nell'incantevole scenario naturale del Parco della Camargue, conosciuto anche come le Saline della Camargue di Arles, Simon-Porte Jacquemus manda in scena la nuova collezione intitolata "Le Papier". Un titolo che letteralmente significa "foglio bianco" quasi ad indicare l'estremo punto di partenza di ogni collezione che metaforicamente viene restituito anche dall'ambientazione bianca assoluta e le dune di sale della riserva. Anche se più volte il direttore creativo ha sempre rifiutato l'etichetta della stagionalità delle sue collezioni, la sfilata corrisponde alla stagione della collezione moda donnae uomo autunno inverno 2022-23.
Non solo un ritorno nei suoi luoghi d'origine ma anche un omaggio alla nonna Liline, che aveva introdotto la passione per la moda a Simon quando lo portava a curiosare nei tradizionali mercatini dell'usato. Per questo nella sfilata "Le Papier" il designer porta citazioni agli oggetti di culto del sud della Francia: tovaglie provenzali, centritavola, fettucce d'arredamento, lenzuola e le tende di tulle bianche. Una dedica alle sue origini e alla sua infanzia trascorsa in luoghi incastonati nella mente del direttore creativo.
La collezione donna di Jacquemus indossa, top con strascico, lingerie di seta, abiti in fresco cotone bianco drappeggiati, e vestiti bianchi con coulisse che creano astute nervature sulla silhouette femminile.
Finissimi ricami, spalline decorative iperfemminili, nodi tridimensionali che panneggiano i capi e piogge di frange floreali. E poi la selezione invernale strutturata con trench utilitaristici, soffici montoni, puffer jackets e un trionfo di shearling che è onnipresente in tutta la collezione.
Il guardaroba "Le Papier" maschile si struttura con giacche sartoriali dal taglio minimale, camicie, gilet doppiopetto in lino con revers, canotte in knitwear, accessori imbottiti che diventano parte integrante dell'outerwear e harness fatti con fettuccine utilizzati come elementi di styling ornamentali.
Il Significato della Palette
La palette della collezione è ristretta a pochi colori: oliva, inchiostro, terracotta, marrone e naturalmente il bianco, perchè il bianco è il colore che dovrebbe essere usato per dipingere una nuova epoca.
Il pensatore Jean Baudrillard racconta nell'opera "La Patafisica e l'arte di vedere" che siamo in una fase di 'Imbiancatura' intesa come un’epoca di revisionismo, e dice che è necessario tener conto di alcune dinamiche di processo per rimettere i contatori a zero per ripartire verso un’altra storia. Una tendenza di preoccupazione dell’origine, di scoprire da dove arriviamo, dove nasce il tutto, di ritrovare il punto zero, di sapere da dove siamo partiti per capire dove siamo arrivati, o dove non siamo arrivati.
Jacquemus apre la sua prima boutique a Parigi in Avenue Montaigne. Dopo una presenza in diversi corner e punti vendita in tutto il mondo, Jacquemus prende il suo posto tra le grandi case di moda insediandosi nella famosa Avenue Montaigne. Il 27 settembre 2022, Jacquemus apre le porte de "La Boutique Montaigne", il nuovissimo concept di boutique del brand a Parigi. Situata in una delle vie dello shopping più grandi del mondo, al 58 di Avenue Montaigne, la boutique si estende su due piani di un edificio costruito all'inizio del XX secolo in stile Art Decò. La boutique si basa sul recente spettacolo "Le Papier"di Simon, presentato ad Arles, dove il lino viene esplorato largamente in tutti i capi della collezione.
Il negozio è all'insegna della purezza e della giocosità: è interamente rivestimento in ecru e vi si trova un forte carattere di divertissement con riferimenti alla cultura pop, come le macchine per popcorn extra-large.
Occhiali da Sole Jacquemus
Gli occhiali da sole Jacquemus sono rappresentativi dell’approccio che Simon ha avuto, in generale, nei confronti della moda. Esprimono un punto di vista personale. Sono la firma inequivocabile del ragazzo del Sud che è stato capace di tracciare una linea di controtendenza nel panorama della moda degli ultimi dieci anni, omologata e disumanizzata.
Simon Porte non si è mai dichiarato underground. Non appartiene a nessuna subcultura. Crea per esigenza. Ha un amore sincero per gli abiti e per le donne, a cui ha restituito femminilità ed eleganza attraverso le forme. Quelle asciutte e gentili degli abiti, con tocchi di voluta imprecisione, con giochi di proporzioni, romanticismo e ironia. Ma anche quelle asimmetriche e surrealiste degli occhiali, dai colori super brillanti e dalle montature audaci.
Les Lunettes Soleil abbagliano splendenti nei loro colori primari: verde, rosso e blu. Les Carrés Riviera hanno una silhouette squadrata ed esageratamente oversize invece, per una donna maliziosa e giocosa.
La forza di queste creazioni è la loro freschezza e spontaneità. Simon ha solo trent’anni ma tantissimo da raccontare. È uno tra gli stilisti più in vista della sua generazione, e la sua forza consiste proprio nella capacità di non perdere le proprie radici. Nell’esigenza di esprimere la leggerezza e l’autenticità della realtà da cui proviene. Una realtà non solo geografica, ma culturale e valoriale. D’altronde, fino ad oggi, sembra non ci sia alcun rischio che Simon perda il suo spirito spensierato.
Egli stesso, per definirsi, scrive: Je m’appelle Simon, j’aime le bleu et le blanc, les rayures, le soleil, les fruits, les ronds, la vie, la poésie, Marseille et les années 80.
Le Raffia. Occhiali da sole a stanghetta.
Le Raffia. Occhiali da sole con montatura a D
Le Raffia. Occhiali da sole con montatura a D
Le Raffia. Occhiali da sole con montatura a D
Le Raffia. Occhiali da sole con montatura a D
Le Raffia. Occhiali da sole con montatura a D
Le Raffia. Occhiali da sole quadrati.
Le Raffia. Occhiali da sole quadrati.
Le Raffia. Occhiali da sole quadrati.
Le Raffia. Occhiali da sole quadrati.
Le Raffia. Occhiali da sole quadrati.