Gioielliere dei Re, Re dei Gioiellieri
Louis-François Cartier fondò Cartier nel 1847 dopo aver rilevato il laboratorio del suo maestro. Con l'ascesa del Secondo Impero, l'attività di Cartier crebbe per oltre un decennio, con l'apertura della prima boutique Cartier nel 1859. Il figlio di Louis-François, Alfred, subentrato negli affari, trasferì la sede nella prestigiosa rue de la Paix, il quartiere dei gioiellieri di Parigi. I figli di Alfred espansero il marchio Cartier all'estero, a Londra e a New York. Il terzo figlio di Alfred invece rimase a Parigi per continuare la crescita di Cartier in patria. Le sue idee rivoluzionarie, come l'utilizzo del platino in gioielleria, hanno fatto guadagnare a Cartier il titolo di "Gioielliere di Re, Re dei Gioiellieri" da re Edoardo VII.
Fragranza eterea e boisé, l’Eau de Parfum L’Envol de Cartier invita a spingersi oltre i propri limiti. Un nettare dalle note mielate di legno di Gaiac, esaltato da un muschio vaporoso.
Fragranza eterea e boisé, l’Eau de Parfum L’Envol de Cartier invita a spingersi oltre i propri limiti. Un nettare dalle note mielate di legno di Gaiac, esaltato da un muschio vaporoso.
Si svela così, pura, irresistibile. Una rosa naturale, intrisa di vita e di una fragranza dalla straordinaria freschezza che cattura i sensi. Non c’è fioritura. Solo il piacere puro e semplice di una rosa dal realismo assoluto che sceglie di svelarsi nella sua più vera essenza.
Un profumo che si rivela immediatamente. L’espressione più pura di una fragranza esperidata.
Un fiore di magnolia per una volta non romanzato, come sull’albero: ricolmo di freschezza e straripante di luminosità.
Una visione contemporanea di questo storico soliflore, un realismo inedito, spinto fino all’estremo. Il mughetto nella sua forma più pura.
Ci sono momenti, come questo, in cui tutto si trasforma, in cui reale e irreale si confondono.
Un istante come un fremito di energia, ad alta tensione. Limone, LIME. L’imprevisto dettava legge.
Voleva il rosso, per il rosa dell’emozione, per il carminio di labbra morse. Polpa di fragola, fiore all’occhiello senza pari né emuli. Avvicinarlo, sfiorarlo, turbarlo, senza drappi, senza pudori, velata appena di una sensualità ribelle e vaporosa.
Non sottrarsi alla voglia, non rifiutare nulla di questa segreta voluttà. Note ambrate. Irragionevole, è vero. Colpa della sua pelle, d’oro e di seta. SANDALO, velluto soleggiato, dolce, splendido, caldo. Tolù, ne immagino il gusto. Proibito, ossessionante.
Il mondo al risveglio. Vestiva il mattino. Fresco, gioioso, pulito. Una traccia dolce di luce a fior di ciglia. Note peonia, da immergersi nudi nella sua trasparenza cristallina.
Se giocassimo ad aver fortuna, vinceremmo per certo milioni di voglie milioni di desideri, di champagne e di ingressi trionfali. Avremmo il mondo ai nostri piedi. D’un batter d’ali, lo attraverseremmo. Saremmo cercatori di diamanti, principesse del jet set, degustatori di carati. I rossi: ribes, BACCHE ROSSE, granatina.
L’orizzonte si diradava, lasciando spazio a sogni di fuga. Alba o crepuscolo? Un istante dall’aroma di erba medica e terra promessa. Un sussulto intimo d’estate. Magnolia, BERGAMOTTO.
Il silenzio avanzava, ne sentivamo i passi e il respiro, lo ascoltavamo rodere come il desiderio. La calma aveva odore d’effimero. La vita si addormentava, lenta, gelsomino, e pesante, PATCHOULI.
No, di “carino” non ha nulla. Detesta il rosa nei suoi toni tenui e pastello. Sarà capace di farvi arrossire. Preferisce un make-up fluo, e della rosa non conserva che tre lettere: osa! È tempo di una rosa temeraria e prorompente. Una rosa senza precedenti, in linea con i tempi grazie al suo nuovo stile pop.
Che importa la realtà palpabile, sensibile, concreta... quando l’altrove è a portata di mano? Se viaggiare nel tempo fosse possibile, sulla soglia de L’HEURE PERDUE, tutto il resto cesserebbe di esserlo.
Era tempo di cogliere la vita, nella freschezza vivace delle prime ore del giorno. Petit grain, ERBE FRESCHE, all’alba di ogni intenzione. Amare, credere, creare: tutto sembrava possibile.
Corri in giardino, cogli il rosmarino… Voglia di filastrocche, della semplicità gaia degli aromi selvatici. Piante sapienti, balsamo per il corpo e per lo spirito, infusioni d’animo e di gioia.
Immaginato per essere portato da solo o insieme ad altri profumi, nel solco della tradizione orientale che vuole l’abbinamento di più fragranze sulla pelle.
Cartier unisce il legno di Oud e l’ambra, lotta creativa tra due grandi leggende olfattive dell’Oriente. Le loro forze creano un equilibrio perfetto in un accordo olfattivo.
Un legno di oud incandescente, le cui scintille ambrate sono rinfrescate da Cartier con un bouquet di menta appena raccolta.