Una Nuova Definizione di Lusso
Storia
Guccio Gucci, nato nel 1881, nutriva il desiderio di unire le sapienti maestranze artigiane italiane a quella visione sofisticata e tipicamente inglese del lusso che aveva potuto apprezzare durante il suo impiego al Savoy Hotel di Londra.
Dopo aver lavorato per la Ditta Franzi di Milano, fondò nel 1921 a Firenze un’azienda di prodotti in pelle con negozio di valigeria.
Negli anni 30, i suoi guanti, le cinture, le valigie e i bauli erano il souvenir d’Italia esclusivo e ideale per le ladies del bel mondo internazionale.
Gli articoli da equitazione, dai quali nei 50 riprese gli elementi iconici del morsetto e della staffa, rappresentavano il giusto mix tra accuratezza dei particolari e squisita fattura.
Passati indenni gli anni autarchici della dittatura fascista, quando la produzione Gucci dovette ripiegare su canapa, sulla quale era tessuto il motivo a diamante, iuta e lino, il marchio evidenziò una forte ascesa, tanto che nel 1938 fu inaugurata la boutique romana in Via Condotti.
Nella penuria di materiali del dopoguerra, nacque nel 1947 una borsa iconica per Gucci, la Bamboo, dal manico di omonimo materiale imbrunito e ripiegato, con chiusura uguale.
Nel frattempo, il marchio era divenuto sinonimo di lusso e qualità, la griffe ebbe successo anche oltreoceano, quando oltre a Milano fu aperto il primo negozio a New York.
Nello stesso periodo, i Fifties, venne elaborata la trama a righe verdi-rosse-verdi e, successivamente, anche blu-rosso-blu, in cotone o lana, ispirata ai sottopancia delle selle.
Dopo la morte del fondatore nel 1953, le redini del marchio passarono ai figli Aldo, Vasco, Ugo e Rodolfo che contribuirono intensamente allo sviluppo della casa di moda. Crescevano le boutique Gucci nel mondo: Londra, Palm Beach, Parigi e Beverly Hills, poi Chicago e l’oriente a partire dagli anni 70.
Iniziava quel connubio tra il mondo del jet set internazionale e la maison, che avrebbe decretato alcuni accessori Gucci come icone dei nostri tempi.
Jackie Kennedy era solita usare un modello di borsa a tracolla con chiusura a morsetto e trama centrale, da allora meglio conosciuto come “Jackie O”.
Audrey Hepburn, Maria Callas e la Duchessa di Windsor portavano prodotti Gucci, mentre Elisabeth Taylor o Samuel Beckett prediligevano la borsa unisex “Hobo”.
Appartiene alla metà degli anni 60 l’iconico simbolo delle due G incrociate, utilizzato per la chiusura delle borse e poi, a monogramma, su una tela di cotone chiamata GG Canvas. Negli anni 70 avvenne lo sviluppo del prêt-à-porter, favorito dall’apertura di una grande fabbrica a Scandicci.
Camicie di seta su cui era stampato il logo delle due G o con motivo Gucci rosso e blu incrociato all’horsebit. Mentre giacche con bottoni logo o preziosi soprabiti in rettile erano il must have della maison.
Nel 1981 Gucci mise in scena la sua prima sfilata di moda a Firenze, e l’anno dopo la guida della casa passò a Maurizio, figlio di Rodolfo. Intanto, un altro pezzo cult, il mocassino con il morsetto, il classico loafer, venne inserito nella collezione permanente del Costume Institute del Metropolitan Museum di New York.
Dopo la cessione nel 1993 del suo pacchetto azionario alla società anglo-araba Investcorp, Maurizio esce dall'azienda che, dopo la quotazione in borsa nel 1995, per le sue performance viene premiata come migliore società europea nel 1998.
Nella seconda metà degli anni Novanta, il lustro della griffe è ritrovato grazie al binomio Domenico De Sole - Tom Ford. Il primo, amministratore delegato dal 1995, il secondo diventa direttore creativo Gucci nel 1994, dopo essersi occupato della linea femminile.
Per i successivi dieci anni, ha incorporato nell'immagine tradizionale dell'azienda uno stile provocatorio e audace che ha immediatamente avuto risonanza nel mondo della moda. Tacchi a punta e abiti scollati in jersey con dettagli in metallo sono diventati immediatamente il simbolo della visione seducente e glamour di Tom Ford.
Dopo la partenza di Tom Ford dalla casa di moda nel 2004, l'ex direttrice della linea di accessori del marchio Frida Giannini è stata promossa direttrice unica della società nel 2006.
La stilista ha reinterpretato il patrimonio che i suoi predecessori hanno stabilito creando una fusione tra passato e presente, di storia e modernità.
Autorevole, innovativo e progressista, Gucci reinventa completamente un moderno approccio alla moda.
Secondo la nuova interpretazione del Direttore Creativo Alessandro Michele, nominato nel 2015, la Maison ridefinisce i canoni del lusso del 21° secolo, rafforzando ulteriormente l'immagine di una delle più affascinanti case di moda del mondo.
Eclettici, moderni e romantici, i prodotti Gucci sono il non plus ultra dell'artigianalità italiana, insuperabili per la loro qualità e l'attenzione ai dettagli.
Una Nuova Definizione di Lusso
Storia
Guccio Gucci, nato nel 1881, nutriva il desiderio di unire le sapienti maestranze artigiane italiane a quella visione sofisticata e tipicamente inglese del lusso che aveva potuto apprezzare durante il suo impiego al Savoy Hotel di Londra.
Dopo aver lavorato per la Ditta Franzi di Milano, fondò nel 1921 a Firenze un’azienda di prodotti in pelle con negozio di valigeria.
Negli anni 30, i suoi guanti, le cinture, le valigie e i bauli erano il souvenir d’Italia esclusivo e ideale per le ladies del bel mondo internazionale.
Gli articoli da equitazione, dai quali nei 50 riprese gli elementi iconici del morsetto e della staffa, rappresentavano il giusto mix tra accuratezza dei particolari e squisita fattura.
Passati indenni gli anni autarchici della dittatura fascista, quando la produzione Gucci dovette ripiegare su canapa, sulla quale era tessuto il motivo a diamante, iuta e lino, il marchio evidenziò una forte ascesa, tanto che nel 1938 fu inaugurata la boutique romana in Via Condotti.
Nella penuria di materiali del dopoguerra, nacque nel 1947 una borsa iconica per Gucci, la Bamboo, dal manico di omonimo materiale imbrunito e ripiegato, con chiusura uguale.
Nel frattempo, il marchio era divenuto sinonimo di lusso e qualità, la griffe ebbe successo anche oltreoceano, quando oltre a Milano fu aperto il primo negozio a New York.
Nello stesso periodo, i Fifties, venne elaborata la trama a righe verdi-rosse-verdi e, successivamente, anche blu-rosso-blu, in cotone o lana, ispirata ai sottopancia delle selle.
Dopo la morte del fondatore nel 1953, le redini del marchio passarono ai figli Aldo, Vasco, Ugo e Rodolfo che contribuirono intensamente allo sviluppo della casa di moda. Crescevano le boutique Gucci nel mondo: Londra, Palm Beach, Parigi e Beverly Hills, poi Chicago e l’oriente a partire dagli anni 70.
Iniziava quel connubio tra il mondo del jet set internazionale e la maison, che avrebbe decretato alcuni accessori Gucci come icone dei nostri tempi.
Jackie Kennedy era solita usare un modello di borsa a tracolla con chiusura a morsetto e trama centrale, da allora meglio conosciuto come “Jackie O”.
Audrey Hepburn, Maria Callas e la Duchessa di Windsor portavano prodotti Gucci, mentre Elisabeth Taylor o Samuel Beckett prediligevano la borsa unisex “Hobo”.
Appartiene alla metà degli anni 60 l’iconico simbolo delle due G incrociate, utilizzato per la chiusura delle borse e poi, a monogramma, su una tela di cotone chiamata GG Canvas. Negli anni 70 avvenne lo sviluppo del prêt-à-porter, favorito dall’apertura di una grande fabbrica a Scandicci.
Camicie di seta su cui era stampato il logo delle due G o con motivo Gucci rosso e blu incrociato all’horsebit. Mentre giacche con bottoni logo o preziosi soprabiti in rettile erano il must have della maison.
Nel 1981 Gucci mise in scena la sua prima sfilata di moda a Firenze, e l’anno dopo la guida della casa passò a Maurizio, figlio di Rodolfo. Intanto, un altro pezzo cult, il mocassino con il morsetto, il classico loafer, venne inserito nella collezione permanente del Costume Institute del Metropolitan Museum di New York.
Dopo la cessione nel 1993 del suo pacchetto azionario alla società anglo-araba Investcorp, Maurizio esce dall'azienda che, dopo la quotazione in borsa nel 1995, per le sue performance viene premiata come migliore società europea nel 1998.
Nella seconda metà degli anni Novanta, il lustro della griffe è ritrovato grazie al binomio Domenico De Sole - Tom Ford. Il primo, amministratore delegato dal 1995, il secondo diventa direttore creativo Gucci nel 1994, dopo essersi occupato della linea femminile.
Per i successivi dieci anni, ha incorporato nell'immagine tradizionale dell'azienda uno stile provocatorio e audace che ha immediatamente avuto risonanza nel mondo della moda. Tacchi a punta e abiti scollati in jersey con dettagli in metallo sono diventati immediatamente il simbolo della visione seducente e glamour di Tom Ford.
Dopo la partenza di Tom Ford dalla casa di moda nel 2004, l'ex direttrice della linea di accessori del marchio Frida Giannini è stata promossa direttrice unica della società nel 2006.
La stilista ha reinterpretato il patrimonio che i suoi predecessori hanno stabilito creando una fusione tra passato e presente, di storia e modernità.
Autorevole, innovativo e progressista, Gucci reinventa completamente un moderno approccio alla moda.
Secondo la nuova interpretazione del Direttore Creativo Alessandro Michele, nominato nel 2015, la Maison ridefinisce i canoni del lusso del 21° secolo, rafforzando ulteriormente l'immagine di una delle più affascinanti case di moda del mondo.
Eclettici, moderni e romantici, i prodotti Gucci sono il non plus ultra dell'artigianalità italiana, insuperabili per la loro qualità e l'attenzione ai dettagli.
Realizzati in bio-acetato tartarugato, questo paio di occhiali da sole rettangolari richiamano il popolare stile retrò degli anni '60 e '70. Le aste ampie sono caratterizzate dal nome della Maison, e le lenti verdi completano l'accessorio.
Realizzati in bio-acetato madreperla giallo, questo paio di occhiali da sole rettangolari richiamano il popolare stile retrò degli anni '60 e '70. Le aste ampie sono caratterizzate dal nome della Maison, e le lenti sfumate marroni completano l'accessorio.
Ispirandosi agli stili e alle forme degli anni '70, questi occhiali da sole dalla montatura rettangolare sono definiti da profili spessi e colorazioni a contrasto. Realizzata in acetato, la montatura a contrasto nera e beige aggiunge un elemento di design distintivo. Una lente grigio sfumato completa lo stile con un tocco contemporaneo.
La passerella di Gucci Love Parade è stata uno spettacolo di design glamour e giocoso che si è esteso al mondo degli occhiali. Montature con strutture uniche e dettagli distintivi accompagnavano i look chiave. Questa struttura cat-eye presenta una montatura alata in acetato arricchita da cristalli scintillanti.
Gucci presenta un paio di occhiali da sole a forma di farfalla con pendenti decorativi rimovibili. I ciondoli a forma di cuore esprimono lo spirito giocoso della Maison, mentre il dettaglio GG rende omaggio al fondatore Guccio Gucci. Le lenti blu aggiungono una nota retrò al design.
Montature rettangolari di ispirazione retrò realizzate in metallo dorato e caratterizzate da una catena staccabile. La firma Interlocking G decora le aste, apparendo come un sottile dettaglio ritagliato. La lente rosa completa lo stile con un tocco giocoso.
Le lenti rettangolari sottili sono evidenziate da una montatura grintosa e decisa e da aste spesse, rivestite in pelle di serpente ayers. Un dettaglio Doppia G a righe arricchisce i lati di questo prezioso accessorio.
Questi occhiali da sole modello navigator combinano influenze retrò e contemporanee. La montatura in metallo color oro conferisce un tocco vintage, mentre le aste a contrasto completano il design. Un delicato omaggio alla Maison, la scritta Gucci in versione incisa decora il lato.
Questa montatura in stile navigator è realizzata con una leggera struttura in metallo grigio rutenio e arricchita da una barra sulla parte superiore del ponte. Le aste tartarugate scure a contrasto aggiungono un tocco contemporaneo, mentre il nome della Maison in versione incisa decora il lato.
Intrisa di un tocco contemporaneo, questa montatura è realizzata in acetato a iniezione nero lucido con lenti verdi. Il design combina dettagli in metallo color oro lucido con le scritte Gucci smaltate lungo le aste, un sottile cenno alla Maison.
Modelli classici continuano a essere reinventati in modi nuovi e creativi per la collezione Gucci Aria. Qui, la classica montatura nera rettangolare è reinventata con l'aggiunta di un bordo effetto corno. Le lenti gialle completano il modello, mentre la scritta Gucci decora le aste.
Modelli classici continuano a essere reinventati in modi nuovi e creativi per la collezione Gucci Aria. Qui, la classica montatura rettangolare è reinventata in una moderna tonalità di blu elettrico, con l'aggiunta di un bordo effetto corno. Le lenti marroni completano il modello, mentre la scritta Gucci decora le aste.
Realizzati in bio-acetato nero, questo paio di occhiali da sole rettangolari sono il perfetto mix tra uno stile contemporaneo e senza tempo. Le aste sono caratterizzate dal nome della Maison, e le lenti grigie completano l'accessorio.
Realizzati in bio-acetato madreperla giallo, questo paio di occhiali da sole rettangolari sono il perfetto mix tra uno stile contemporaneo e un animo senza tempo. Le aste sono caratterizzate dal nome della Maison, e le lenti marroni completano l'accessorio.
Realizzati in bio-acetato madreperla giallo, questo paio di occhiali da sole rettangolari sono il perfetto mix tra uno stile contemporaneo e un animo senza tempo. Le aste sono caratterizzate dal nome della Maison, e le lenti marroni completano l'accessorio.
La collezione Epilogue pone l'accento sull'abbandono delle vecchie regole della moda e vuole trasmettere l'idea che i capi dovrebbero essere senza tempo, non andare di moda solo per una stagione. Questi occhiali da sole, con logo Gucci sul ponte, sono proposti in una forma rétro intramontabile.
Intrisa di un tocco contemporaneo, questa montatura è realizzata in acetato a iniezione nero lucido. Il design combina dettagli in metallo color oro lucido con le scritte Gucci smaltate lungo le aste, un sottile cenno alla Maison.
Realizzati in metallo dorato, questi occhiali da sole in stile navigatore sono caratterizzati da una barra sulla parte superiore del ponte e naselli in gomma, un richiamo agli occhiali speciali. Lo stile è arricchito da dettagli incisi e dal logo Gucci, mentre la lente fotocromatica e il filtro luce blu aiutano a proteggere gli occhi.
Ispirate agli stili distintivi degli anni '50 e '60, questa montatura da vista cat-eye è stata reinventata con una forma audace e oversize. Rivetti in metallo color oro decorano la montatura e le aste in acetato tartarugato, mentre il nome della Maison appare lungo il lato.
Con un design dalla forma ovale, questa montatura da vista a iniezione nera è intrisa di influenze retrò ispirate agli anni '80. L'occhiale è ulteriormente arricchito da emblemi d'archivio, come il dettaglio verde e rosso, che richiama lo storico motivo Web e il logo GG, un cenno al fondatore del marchio, Guccio Gucci.
Questa montatura da vista dalla forma squadrata è caratterizzata dal design color oro e da un dettaglio a catena, che riflette l'ispirazione vintage dell'accessorio. Il logo GG, continua ad essere un tratto distintivo delle collezioni Gucci. Qui appare come un dettaglio cut-out sul lato delle aste in metallo, completate da terminali in acetato.